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Ci. Corrispondenze immaginarie

Ci. Corrispondenze immaginarie – Opera d’arte pubblica partecipativa di Mariangela Capossela

A cura di Giulia Crisci, Francesca Comisso (a.titolo)

Ci. Corrispondenze immaginarie è un progetto d’arte pubblica partecipata dell’artista Mariangela Capossela, ideato nel contesto di Volterra Prima Città Toscana della Cultura 2022, ad oggi in fase di
realizzazione a Trieste e Gorizia e di progettazione in altre città in Italia e all’estero.

Il progetto si compone di diverse corrispondenze geograficamente distinte con la vocazione di creare un vasto discorso collettivo sulla malattia mentale. 

Il processo di corrispondenza inizia dall’attivazione di memorie e di archivi locali, riportando alla luce le lettere che i pazienti degli ex manicomi non ebbero la possibilità di spedire, e che come loro rimasero recluse, per re-indirizzarle a chi accoglie l’invito di diventare oggi un nuovo interlocutore.

Prima della legge Basaglia in Italia era prassi impedire alle persone ricoverate qualsiasi forma di relazione con il mondo esterno, così queste scritture censurate giacciono nelle cartelle cliniche degli archivi sanitari.

Ci.Corrispondenze immaginarie rompe il sistema di isolamento ed emarginazione, chiedendo, attraverso un processo partecipativo, una presa in carico del passato nel presente, al fine di creare una narrazione artistica intorno alla malattia mentale. 

Il coinvolgimento viene attivato attraverso due chiamate: la call destinatari (per ricevere e rispondere alla lettera) e la call copisti per partecipare agli Scrittoi Pubblici.

Lo Scrittoio pubblico è il momento performativo dell’opera in cui i partecipanti vengono coinvolti dall’artista nella realizzazione grafica delle lettere che verranno poi spedite. Le risposte vengono raccolte in una casella postale dedicata.

Le corrispondenze, una volta innescate e ritessute, trovano per ogni tappa una forma site-specif di restituzione pubblica, in forma espositiva e/o performativa.

Partecipazione e coinvolgimento

Nel 2022, 480 lettere provenienti dalle cartelle cliniche dell’Ospedale di Volterra sono state ritrascritte a mano dall’artista e da 140 pubblici copisti nel corso degli scrittoi pubblici.

Nel 2023 le 150 risposte arrivate a Volterra sono state rese pubbliche nell’azione “casette postali”, a a Calitri (AV). Li’, l’artista ha coinvolto 40 persone tra cittadini e volontari del paese per ospitare le lettere nelle proprie case e fare da guida ai visitatori. In tre giorni sono stata registrate più di 360 visite di lettura.

Nel 2024 il progetto ha innescato una nuova corrispondenza con lettere estratte dagli archivi di Trieste e Gorizia.

È stato prodotto da Teatro degli Sterpi APS, in collaborazione con Hangar Teatri, Accademia della Follia, Coop La Collina e con il patrocinio del Comune di Gorizia in collaborazione con l’Area dipartimentale Salute Mentale di ASUGI. Sono stati coinvolti tre istituti scolastici con un percorso di sensibilizzazione ai temi della salute mentale strutturato durante tutto l’anno e culminato nella partecipazione ai momenti artistici (gli scrittoi pubblici).

Sono state estratte dagli archivi circa 100 lettere degli ex internati.

A marzo è stata aperta una chiamata alla partecipazione per i destinatari delle lettere a cui sono arrivate più di 2.500 adesioni (tra cittadini, associazioni, servizi per la salute mentale, scuole, istituti penitenziari).

Durante i primi scrittoi nel mese di maggio a Trieste e Gorizia hanno partecipato 140 copisti.

Per lo scrittoio a fine giugno sono previste circa 50 persone.

Per approfondire il progetto, leggere la rassegna stampa e visionare la documentazione fotografica, visitare il sito www.corrispondenzeimmaginarie.it

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