A spasso con Cristicchi nel manicomio del mondo
-
Titolo:A spasso con Cristicchi nel manicomio del mondo
-
Con:Simone Cristicchi, Aldo Trafeli, Andrea Trafeli, Pietro Gasparri, Gianna Fabrizi, Rodolfo Tagliaferri
-
Autore:Pietro Gasparri
-
Produzione:DispenserTV
-
Durata:7:50 minuti
Questa è la trascrizione del video “A spasso con Cristicchi nel manicomio del mondo”
Di seguito troverete la trascrizione integrale del video, in cui Pietro Gasparri e Gianna Fabrizi della trasmissione DispenserTV introducono e approfondiscono temi di grande interesse riguardanti Volterra e la Toscana.
Nel video, viene intervistato il cantautore romano Simone Cristicchi, vincitore del Festival di Sanremo con la canzone “Ti regalerò una rosa”. Il brano, ispirato anche alle lettere di “Corrispondenza negata“, raccoglie le testimonianze struggenti dei pazienti degli ex ospedali psichiatrici italiani. Durante la sua visita a Volterra, Cristicchi torna all’interno dell’ex manicomio della città, esplorando ciò che resta del reparto Ferri. Vengono mostrati i graffiti di NOF4 e raccontata la sua storia, accompagnando la narrazione con immagini dello spettacolo “Manicomio del Mondo”, ispirato proprio alla vicenda di NOF4.
Informazione da Volterra e la Toscana
Di Pietro Gasparri. Condotto da Pietro Gasparri e Gianna Fabrizi.
A spasso con Cristicchi nel manicomio del mondo
di Gianna Fabrizi e Pietro Gasparri.
“La gente non ha voglia di pensare cose negative. La gente vuole godersi in pace le vacanze estive. Ci siamo rotti il pacco di sentire che va tutto male, della valanga di brutte notizie al telegiornale.“
Siamo dentro il Padiglione Ferri del San Girolamo di Volterra, quel luogo dove lavorò Aldo Trafeli. Siamo stati accompagnati dai suoi figli a fare una visita che avevo già fatto nel 2006. Lo venni a riprendere: il graffito di Nanetti Oreste Fernando, NOF4, un personaggio che poi è entrato a far parte del mio spettacolo teatrale, che faremo proprio qui, nel parco dei padiglioni dell’ex manicomio.
La cosa che forse dispiace è vedere un’opera d’arte straordinaria, unica al mondo, come il graffito di 180 metri sul muro del cortile del Padiglione Ferri, il graffito di Nanetti, vederlo cadere in pezzi giorno dopo giorno.
Forse un piccolo appello, insomma, finché questo lavoro significativo di memoria, che ha anche un grande valore artistico, venga salvato e che si faccia qualcosa affinché le generazioni future possano ammirarlo. La sua schizofrenia, la sua voglia di stile, erano talmente forti, talmente potenti, che lui scriveva ovunque. Se suonasse sulla panchina, ci stavano seduti su questa panchina un gruppo di “Casa Toro”. Lui scriveva intorno alle teste. Lo spazio era occupato dalle teste e lui ci scriveva.
Oggi siamo nella pista di pattinaggio dell’ex reparto Charcot, che faceva parte di quello che una volta era l’ospedale psichiatrico di Volterra. Ed è qui che Simone Cristicchi porterà in scena, tra qualche ora, il suo spettacolo Nuove storie dal manicomio del mondo.
Ha svolto un lavoro di ricerca all’interno dell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico di Volterra, per poi proseguire, poco tempo fa, con i minatori di Santa Fiora. Come si legano queste due cose: malattia mentale e lavoro in miniera?
La malattia mentale è qualcosa che riguarda la profondità della mente, tutto quello che è il buio che c’è nel nostro cervello, tutto quello che non si conosce. E poi i minatori, la profondità della terra, le oscurità delle gallerie delle miniere. Di conseguenza, credo che il filo conduttore di questi due progetti, come dell’ultimo sulla guerra di Russia, sia la memoria e la voglia di raccontare storie che spesso non hanno la possibilità di emergere.
Cosa significa, in realtà, avere successo? Per quanto mi riguarda, è essere felice, essere contento della mia vita, e non coincide necessariamente con la popolarità. Capisco quasi tutto, anche mia zia. Ora sono lucido e cosciente, controllo bene la mia mente.
Andiamo allo spettacolo di stasera? Sì, lo spettacolo di stasera è un omaggio a una persona da poco scomparsa: Aldo Trafeli, ex infermiere del manicomio San Girolamo. Ho contattato i suoi figli e insieme abbiamo deciso di creare un evento, insieme a VolterraTeatro, che ricordasse il suo lavoro e questa persona straordinaria che era Aldo.
La persona che mi intervistò al Padiglione Ferri mi raccontò la storia di Nanetti e mi illustrò, per la prima volta, tutto il graffito. Quindi è uno spettacolo che ha subito un’evoluzione nel tempo. L’ho fatto anche in Piazza dei Priori, nel 2007, al Centro d’Igiene Mentale. Questo si intitola Lettere dal manicomio perché abbiamo voluto, insieme agli attori della compagnia teatrale Gogmagog di Scandicci, che fosse un evento a sé, concentrato soprattutto su queste lettere: lettere del San Girolamo tratte da Corrispondenza negata. Ci sono anche le mie canzoni, naturalmente, che cercano di legarsi alla follia, all’estrema lucidità di quelle parole.
Non ci sono più brioche nella credenza…
Un messaggio ai telespettatori, a tutti quelli che ci vedono. Ciao a tutti quelli che ci stanno guardando. Siamo qui, vicino al carcere di Volterra, dove sono stato in visita oggi pomeriggio. Mi raccomando, fate i bravi, se no vi aspettano le sbarre, quelle vere, non quelle immaginarie che abbiamo nel nostro cervello.
Sono Simone Cristicchi e auguro a tutti un’estate meravigliosa. Mi raccomando: uscite di casa, spegnete la televisione, andate a vedere concerti, spettacoli, mostre, tutto quello che può arricchire la nostra essenza di esseri umani.
Poco prima dell’inizio dello spettacolo di Simone Cristicchi, l’annuncio a sorpresa del sindaco di Volterra, Marco Buselli: “I graffiti di NOF4 saranno salvati. Messa in sicurezza la memoria di ora.” Stranamente, se noti, però, fermo qui al mio posto, canterò insieme a voi. Che bello!
Dispenser TV, un programma di Pietro Gasparri.
Arrivederci a sabato prossimo!