Il Padiglione Vidoni, noto storicamente come la Farmacia dell’Ospedale Psichiatrico di Volterra, fu costruito nel 1916 all’interno della Borgata San Lazzaro. Il nome attuale è un omaggio al medico Giuseppe Vidoni (1884-1951), figura di rilievo nello studio dei disturbi mentali connessi alla criminalità, il cui contributo scientifico segnò una tappa importante nell’evoluzione della psichiatria forense italiana. Vidoni si occupò a lungo dell’analisi del rapporto tra malattia mentale e comportamento deviante, affrontando con lucidità e rigore temi complessi legati alla pericolosità sociale e alla responsabilità penale degli infermi di mente.
Un edificio funzionale al cuore del sistema ospedaliero
Il Padiglione nacque con uno scopo ben preciso: accogliere in uno spazio dedicato la Farmacia centrale dell’Ospedale Psichiatrico, che fino ad allora aveva svolto la propria funzione in locali poco adeguati. La sua realizzazione si inserisce nel più ampio piano di riorganizzazione del complesso manicomiale voluto dal direttore Luigi Scabia negli anni Dieci del Novecento.
Oltre a fornire i medicinali di base ai reparti e ai padiglioni, la Farmacia Vidoni produceva preparati galenici in loco, con una capacità che raggiunse il suo apice tra gli anni Trenta e Quaranta. Fino agli anni Cinquanta, fu gestita anche da suore con competenze farmaceutiche, prima del definitivo passaggio al personale specializzato laico.
Caratteristiche architettoniche e struttura
Il padiglione presenta una pianta rettangolare regolare, con due piani fuori terra, interamente in muratura di pietra sbozzata, mattoni e pietra squadrata. La copertura è a padiglione, con struttura portante in legno.

L’accesso principale, come si può osservare nella fotografia storica scattata nel 1961, è costituito da un elegante portale ad arco ribassato, affiancato da tre finestre verticali con grate in ferro, simbolo della destinazione protetta della struttura.
Stato di conservazione e analisi sismica
Nel 2011, il Padiglione Vidoni è stato oggetto di un approfondito studio strutturale e sismico.
Non sono presenti ampliamenti o sopraelevazioni successivi alla costruzione. Lo stato di conservazione risulta buono. L’edificio ha mantenuto una regolarità tipologica che lo rende particolarmente interessante dal punto di vista architettonico e storico.
Una farmacia a supporto dell’intero manicomio
La Farmacia Vidoni fu per decenni un centro nevralgico per la cura e il trattamento dei ricoverati. Al suo interno si svolgeva un’intensa attività di preparazione e distribuzione di medicinali, disinfettanti e materiali per uso interno, anche chirurgico. Il suo ruolo, spesso invisibile rispetto ai padiglioni più noti come il Maragliano, il Ferri o il Charcot, fu invece fondamentale per il funzionamento quotidiano del manicomio.
Oggi, il Padiglione Vidoni resta una testimonianza concreta della complessa macchina sanitaria che fu l’ospedale psichiatrico di Volterra. La sua presenza silenziosa, ancora riconoscibile tra i viali della cittadella manicomiale, racconta una storia di cura, lavoro e organizzazione, che merita di essere ricordata.