Skip to main content

Gli anni 30 e il Frenocomio di Volterra: espansione e controllo politico (1930-1939)

Gli anni 30 e il Frenocomio di Volterra: espansione e controllo politico (1930-1939)
  • Contenuto aggiornato il:
    19 Marzo 2025

Introduzione

Gli anni ’30 segnano un periodo di grande trasformazione per il Frenocomio di Volterra. Durante questo decennio, l’istituto raggiunge il suo massimo sviluppo, con un numero record di ricoverati e un’espansione strutturale senza precedenti. Tuttavia, il periodo è anche caratterizzato da un controllo politico sempre più stretto da parte del regime fascista, che utilizza i manicomi come strumenti di repressione sociale.

Nel 1939, il manicomio raggiunse il suo picco massimo con 4547 pazienti, ospitati in oltre quaranta padiglioni di degenza, officine e servizi. Il numero del personale sanitario aumentò di conseguenza, arrivando a 479 infermieri e 370 operai nel 1934.


Gli anni ’30 e l’espansione del Frenocomio

Durante gli anni ’30, il Frenocomio di Volterra si espande notevolmente, diventando uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia. Il numero dei ricoverati cresce in modo esponenziale, superando le 4500 presenze nel 1940.

Nuove costruzioni e riorganizzazione degli spazi

Per gestire l’aumento dei pazienti, vengono realizzate importanti opere edilizie:

  • Padiglione Ferri (1932) → Destinato ai pazienti cronici.
  • Padiglione Maragliano (1935) → Per i malati più agitati.
  • Espansione della colonia agricola → Per migliorare l’autosufficienza dell’istituto.

La struttura continua a essere concepita come una città chiusa, con reparti distinti e aree produttive in cui i pazienti venivano impiegati nel lavoro quotidiano.


Gli anni ’30 e il controllo del regime fascista sulla psichiatria

Con il consolidarsi del regime fascista, il Frenocomio di Volterra diventa sempre più un luogo di emarginazione e controllo sociale.

Repressione e internamenti politici

Il regime utilizza i manicomi per internare oppositori politici, dissidenti e persone ritenute “inadatte” alla società fascista. In molti casi, il ricovero non è motivato da patologie psichiatriche, ma da esigenze di repressione politica e sociale.

Nuove normative e gestione dei pazienti

  • Legge del 1933 → Definisce in modo più rigido le modalità di internamento e rende più difficile la dimissione dei pazienti.
  • Maggiore controllo sui medici → I direttori degli ospedali psichiatrici devono rispondere direttamente alle autorità fasciste.
  • Censura sulle comunicazioni → I pazienti non possono scrivere liberamente ai familiari senza un’autorizzazione speciale.

Il manicomio diventa così un luogo di segregazione piuttosto che di cura, con un numero crescente di pazienti destinati a una permanenza a vita.


Le terapie psichiatriche negli anni ’30

Negli anni ’30, la psichiatria vive un periodo di grande trasformazione, con l’introduzione di nuove tecniche terapeutiche, alcune delle quali estremamente controverse.

L’uso intensivo della terapia del lavoro

L’ergoterapia continua a essere la terapia principale, con pazienti impiegati in:

  • Lavoro agricolo → Produzione di cibo per l’istituto.
  • Attività artigianali → Calzoleria, falegnameria, sartoria.
  • Manutenzione della struttura → Pulizia e gestione degli edifici.

Nuove sperimentazioni terapeutiche

  • Malarioterapia → Utilizzata per il trattamento della sifilide cerebrale.
  • Idroterapia → Bagni freddi e impacchi per calmare i pazienti agitati.
  • Contenzioni più rigide → Uso sistematico di camicie di forza e stanze di isolamento.

Questi metodi riflettono una psichiatria ancora priva di trattamenti farmacologici efficaci, con un focus sul contenimento piuttosto che sulla guarigione.


Conclusioni: gli anni ’30 tra espansione e repressione

Gli anni ’30 rappresentano un momento di massima crescita e massima chiusura per il Frenocomio di Volterra. L’istituto si espande fino a raggiungere il suo apice in termini di ricoverati, ma al tempo stesso diventa uno strumento del regime fascista per l’esclusione sociale e politica.

Nel decennio successivo, la Seconda Guerra Mondiale porterà nuove sfide, tra cui la carenza di risorse e il coinvolgimento dell’ospedale psichiatrico negli eventi bellici.


Questo contenuto è stato aggiornato il 19 Marzo 2025
Gli anni 30 e il Frenocomio di Volterra: espansione e controllo politico (1930-1939)