Un ubriaco preso da furore – Rinchiuso nella gabbia finisce con il demolirla
- Data di pubblicazione:28 Marzo 1955
- Testata giornalistica:Il Piccolo di Trieste
- Contenuto aggiornato il:18 Febbraio 2025
Un ubriaco preso da furore
Rinchiuso nella gabbia finisce con il demolirla
Fermato per indagini di P. S. certo Guido Dreghen, di 56 anni, senza fissa dimora e con recapito allo scaldatoio pubblico di via Vidali, è stato chiuso ieri nel pomeriggio nelle celle di sicurezza della Questura, a disposizione del funzionari inquirenti.
Il fermato si autodefinisce «Guido de Fiume», abitante in via dell’«Omicidio» — è stato cheto e buono sino al calar della notte, quando ha incominciato a dare in tali escandescenze da consigliare gli agenti di servizio di chiamare la CRI.
Un’autolettiga è volata sul posto, e alla vista del sanitari, l’uomo si è messo a narrare, con fare saputo, dei 21 anni trascorsi a Volterra per aver preso a martellate la testa di un poliziotto.
Poiché i ragionamenti del Deghen — ch’era anche alterato dall’alcool — scivolavano su una china che s’allontanava sempre più dalla logica, i sanitari hanno deciso di accompagnarlo all’ospedale.
Appena arrivato al pio luogo, egli è stato chiuso nell’apposita gabbia degli ubriachi irrequieti; ma l’idea d’essere maggiormente privato della libertà lo ha trasformato in una specie di Tarzan.
Con insospettata energia si è dato a demolire la gabbia e, con un pezzo, ha preso poi ad intaccare la porta.
Qualcuno è riuscito finalmente ad afferrarlo e ad immobilizzarlo a dovere.
Il Dreghen è l’uomo che anni fa aveva la manie dei bombardamenti aerei: di tanto in tanto, difatti egli si metteva a correre per le strade, gridando a perdifiato che stavano suonando le sirene d’allarme.
È ovvio che suonavano solamente nella sua effervescente fantasia.
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